“La malattia è una reazione alle interferenze. Sono fallimenti ed infelicità che si verificano quando permettiamo agli altri di influenzare le nostre scelte e ci lasciamo prendere dal dubbio, dalla paura o dall’indifferenza.”
Edward Bach visse in Inghilterra dal 1886 al 1963, un medico, immunologo, patologo e batteriologo. Fu un vero “pioniere”, i suoi rimedi entrarono nella storia e ancora oggi sono conosciuti ed usati in più campi.
“Curare l’uomo e non la malattia” sintetizza tutto il suo lavoro, desiderava prendersi cura della persona nella sua totalità, eliminando la condizione negativa che considerava concausa di qualsiasi disturbo.
La perfezione e la natura spirituale dell’essere umano sono i pilastri del suo pensiero e i suoi 38 Fiori rappresentano i conflitti interiori che impediscono all’uomo di essere naturalmente sé stesso.
La forza nella semplicità
Edward Bach contribuì ad aiutare l’umanità attraverso i fiori, il suo metodo di lavoro, ancora oggi utilizzato, è basato sulla semplicità… perché in Natura tutto è semplice!
La paura, l’incertezza, l’insufficiente interesse nel presente, la solitudine, l’ipersensibilità alle influenze e alle idee, lo scoraggiamento e l’eccessiva preoccupazione per il benessere degli altri, sono i conflitti che si contrappongono agli stadi della guarigione, quindi alla pace, alla speranza, alla felicità, alla fede, alla sicurezza, alla saggezza e all’amore.
Con il passare del tempo l’uso dei Fiori di Bach si è trasformato in una vera e propria “moda” che ne ha fatto perdere, in parte, il vero significato.
Il suo intento era quello di operare in modo estremamente semplice e non vincolato a conoscenze mediche dettagliate. A questo riguardo è famosa la sua frase: “ho fame, vado nell’orto a prendere un cespo di lattuga per la cena; sono spaventato e malato, prendo una dose di Mimulus”. (rimedio usato per aiutare i bimbi a superare la paura, ad esempio quella del buio).
I Fiori di Bach e le zone cutanee
I risultati delle applicazioni dei Fiori in zone specifiche del corpo danno risultati a dir poco straordinari.
Esiste una corrispondenza tra zone cutanee e Fiori di Bach e localizzando il disagio è possibile definirne il rimedio. Ogni punto del nostro corpo corrisponde ad un fiore, analogamente a quanto accade ad esempio nella reflessologia.
Quando viviamo uno stato d’animo negativo si verifica, a livello del nostro corpo, una mutazione della struttura energetica, che può manifestarsi attraverso un disturbo o una sensibilità in quella zona.
Associando l’assunzione dei rimedi in gocce al trattamento di quei punti, che si relazionano con i meridiani dell’agopuntura, si può raggiungere un risultato più profondo e duraturo nel tempo.
Grazie agli studi e all’esperienza pratica di Dietmar Kramer è possibile riconoscere quali fiori sono legati all’aspetto più superficiale del problema e quali, invece, alla causa profonda.
Tutto questo per orientarci con il rimedio, non solo ad un semplice alleviarsi del disturbo, ma alla comprensione della radice “causale”.
Lavoro sul corpo
Attraverso il Tuina Aromatoestetico®️ è possibile riequilibrare dall’esterno le disarmonie integrando i principi di Kramer ad un trattamento già ampiamente strutturato che si basa su più di 40 manovre specifiche, oli essenziali, oleoliti e oligoelementi.
Assunzione in gocce
Bach ci ha lasciato con il compito di avere la volontà di cambiare, riorientarci, digerire il nostro passato e il nostro presente per accogliere il nostro futuro.
I fiori ci supportano in questa trasformazione, al fine di ritrovare e mantenere quell’equilibrio attraverso il quale è possibile raggiungere quella tanto aspirata serenità d’animo.
Il mio lavoro si basa sul dialogo, che mi permette di comprendere quali sono le priorità in quel preciso momento, il punto da dove partire per il percorso dentro di sé attraverso la floriterapia.
Ma non solo… attraverso il Genius check R è possibile rilevare i fiori che in quel momento sono più in risonanza con il nostro stato d’animo e comprendere, attraverso l’integrazione e la valutazione di tutti i dati, quale miscela è più funzionale per la persona.
Tutto questo arricchito da una valutazione naturopatica volta ad osservare ognuno come un essere “unico ed irripetibile”.
La combinazione dei rimedi floreali con altri metodi terapeutici non crea nessun problema. in quando non interferisce con medicinali, anche omeopatici.
Pertanto, la floriterapia non intende sostituirsi alle cure mediche, ma affiancarsi ad esse accelerando la risoluzione e la guarigione interiore ed in questo senso potenziando altri percorsi intrapresi.
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